La crisi economica nella quale viviamo, ha messo molte famiglie in difficoltà per cui, le vacanze, intese come fare le valigie e andare via, sono diventate un bene di lusso. E allora come fare, con i bambini?
Per un bambino non è importante tanto il luogo dove trascorre le vacanze, ma con chi le trascorre, chi c’è insieme a lui in vacanza. Avere la mamma e il papà tutti per sè per un periodo di tempo, avere il papà e la mamma finalmente rilassati e liberi da impegni di lavoro, per un bambino è bellissimo ed è il miglior modo di trascorrere il tempo delle vacanze che ci sia. Si possono fare tante cose insieme ai propri bambini in vacanza, l’importante è rendersi conto che la vera ricchezza è lo stare insieme, non viverla imbronciati, sentendosi “sfortunati” rispetto ai vicini o conoscenti che si possono “permettere” vacanze in luoghi esotici o lontani. La vacanza è uno stato mentale, un modo di vivere non uno “status simbol”. Si possono fare cose divertenti e rilassanti pur senza muoversi dalla propria casa, dalla propria città. Le nostre città offrono tante opportunità anche in vacanza: esplorare ogni settimana un parco diverso e magari raccogliere e conservare dei “reperti” : legnetti, fiori da far seccare, pigne…Visitare lo zoo cittadino, andar per musei e fare tante foto ricordo, organizzare un pic-nic “fuori porta”, trascorrere un pomeriggio tra libri, storie e avventure nella biblioteca di quartiere, dipingere in giardino, giocare con l’acqua, basta un balcone, una bacinella e…tanta fantasia… le bolle di sapone…
Costruire insieme al proprio bambino\a un aquilone e vederlo volare nel cielo, si possono costruire castelli di sabbia pur non andando al mare, basta avere una sabbiera magari costruita con le proprie mani…
L’importante è riempire i nostri figli di esperienze ricche e coinvolgenti; sono queste che ricorderà , crescendo, pensando alle vacanze trascorse con mamma e papà; ricorderà le risate, la gioia, la sensazione dell’erba sotto ai piedi nudi, l’odore di una pietanza preparata con la mamma, i giocattoli costruiti col papà, i libri letti, il gioco del “nascondino” nel giardino dei nonni, con fratellini e cuginetti…. Nostro figlio\a,non ricorderà i luoghi, esotici o no, ma le persone, i volti, le emozioni, i valori di una famiglia e sono questi che cercherà di trasmettere l’indomani, ai propri figli.